sabato 25 maggio 2013

...quando qualcosa non va, una mamma lo sa...LA STORIA DI VALERIA E DEL PICCOLO LUCIO



Da dove iniziare? beh, iniziamo dal vero inizio, quando tutto è cominciato, quando questo meraviglioso universo si è aperto ai miei occhi ed al mio cuore: quando Lucio è nato!
Il parto è stato un po' difficile, sono saltate fuori un sacco di complicazioni una dietro l'altra, prima le acque che non si rompevano e che anche l'ostetrica ha faticato a rompermi, quando ormai ero dilatata di 10 cm e non si poteva più aspettare, poi le contrazioni che sono sparite, dove non si sa, poi dopo la maledetta ossitocina son tornate e io non le sentivo più, poi la sua testolina che era super in alto e il fatto che abbia dovuto spingere due ore senza la voglia per farla scendere, quando finalmente c'eravamo la mia stellina ha pensato bene di impegnare un braccio insieme alla testa, e messo pure di traverso, cosi mi sono beccata un bel taglio, nonostante avessi passato gli ultimi due mesi a massaggiare e ungere il perineo nella speranza di essere elastica, e alla fine ero talmente stremata che se non mi fossero saltati sulla pancia stile wrestler il mio piccolo non sarebbe mai nato...questo dimostra che le cose non sono mai come ci aspettiamo, ci sono delle sorprese, alcune belle ed alcune brutte, il parto mi ha riservato quelle brutte, ma il dopo ha portato tante di quelle belle, nonostante le difficoltà Lucio stava benissimo e ha gridato subito come un matto, quindi senza neanche pulirlo e aspirarlo mi han fatto tornare in sala travaglio dove un osterica mi ha afferrato una tetta e gliel'ha cacciata in bocca, almeno cosi brutale mi era sembrata la cosa, ma in realtà, riflettendoci, il fatto è che siamo abituate a considerare le nostre tette proprietà privata, non era stata poi cosi indelicata, è solo che non si è abituate ad essere manovrate cosi.
Lucio si è attaccato subito benissimo e sembrava se ne fregasse altamente del mio piangere e tremare...
In seguito è arrivata qualche altra brutta sorpresa, il dolore all'attacco, le ragadi al seno sinistro, quando arrivava il momento della poppata al seno sinistro mi venivan le lacrime solo a pensarci, ancora ora, dopo tre mesi, produco più latte dal seno destro, perchè per evitarmi un po' di dolore la prima settimana attaccavo due volte a destra e una a sinistra...ma ho stretto forte i denti, perchè allattare era una delle cose a cui tenevo dipiù, ho capito che è difficile, ma se ci tieni veramente non ti arrendi, e ho capito il perchè tante mamme si arrendono, perchè l'inizio non è solo difficile, ma è veramente difficile...
La montata non è arrivata subito, e il pediatra mi ha allarmato alle dimissioni, perchè il bambino ha avuto un calo del 15% e secondo lui era a forte rischio, ormonale com'ero, inutile dire che sono arrivata a casa piangendo, pregandolo di attaccarsi come si deve, e invece il mio cucciolo non faceva altro che dormire, avessi allattato a richiesta le prime due settimane avrebbe fatto tre poppate al giorno, cosi mi toccava svegliarlo, anche se mi dispiaceva, ma ero terrorizzata...
Dal quindicesimo giorno di vita la mia stellina ha avuto una crescita pazzesca, e mi son tirata su...
Quando finalmente l'allattamento era diventato più piacevole, i dolori all'attacco e le ragadi solo un ricordo, è arrivata un altra brutta sorpresa...Lucio ha iniziato durante la poppata a strillare come un aquila, ad irrigidirsi e inarcarsi tutto, non capivo cosa c'era che non andasse, siccome il problema è iniziato in concomitanza dei primi vaccini erano tutti pronti a dirmi che era solo "disturbato" per colpa del vaccino (anche la pediatra e la puericultrice), di non preoccuparmi, di stare tranquilla, che non era nulla, che ero io che mi facevo troppe pippe mentali, che ero esagerata...ma io sentivo che qualcosa non andava, e non capivo, ero sempre li a pensare a cosa poteva essere, ero sempre impegnata a cercare un perchè, il momento della poppata, che dovrebbe essere cibo e amore era arrivato a non essere nemmeno più cibo, il ritmo era una succhiata e uno strillo, una succhiata e uno strillo, e io piangevo con lui...mi sentivo inadeguata, come se non riuscissi più a capirlo, come se non riuscissi più a dargli ciò di cui aveva bisogno. Più mi agitavo e più lui reagiva peggio, ma il non agitarsi era diventato impossibile perchè non capivo cosa aveva. Tutti quelli che assistevano a queste scene insistevano che ero io a non avere più latte, o a dire che il mio latte era "diventato cattivo" ma io sapevo che non poteva essere cosi, anche se, quando sei in quello stato psicologico vicino al tracollo, quasi quasi dai retta anche alle stupidaggini della gente. Per fortuna per me non è stato cosi, ho avuto l'immensa fortuna di partecipare alla pagina di sos allattamento, cosi ho esposto i miei dubbi e Monica ha potuto aiutarmi...finalmente una teoria sensata, finalmente ascoltando tutti gli strani comportamenti qualcuno ha saputo dirmi cosa aveva mio figlio.
Si tratta di reflusso silente, tutte le cose si sono collegate, anche cose che aveva fatto da quando era nato e pensavo fossero normali, come ad esempio dopo mangiato il ruminare continuamente e portare la lingua dentro e fuori dalla bocca per ore...pensavo fosse semplicemente la digestione, e invece no...poi c'era il fiume di bava e schiuma che produceva costantemente, il fatto che si svegliasse urlando improvvisamente, che dormisse quasi solo più in braccio e se lo mettevi giù eran strilli, insomma, tutti i nodi sono venuti al pettine.
Ora le cose vanno meglio, sto tentando la terapia posturale prima di dare dei farmaci, e sembra funzionare bene, prima di tutto sapendo di cosa si tratta ho cercato di calmarmi io, poi con qualche accorgimento la situazione è migliorata notevolmente...ora non si poppa più facendo formare una angolo tra tronco e gambe, ma si sta belli dritti, si sta sempre dritti mezzoretta dopo le poppate, in braccio alla mamma o al papà e la nonna, si stringe un po meno il pannolino, insomma cose da poco, che però ti cambiano la vita, e sopratutto cambiano la sua...
Ho capito anche una grande cosa, quando qualcosa non va, una mamma lo sa...non importa cosa dicono gli altri. E' una cosa che si sente dire in giro, ma non ci credi finchè non lo sperimenti.
grazie Monica, agli occhi degli altri sembrerebbe una cosa da poco e invece hai fatto molto molto molto