lunedì 13 maggio 2013

LA STORIA"DI LATTE " DI CLAUDIA


La più bella sensazione del mondo, si lo posso dire, entrambe le volte. Alcuni mi prendono per matta quando lo dico, altri per megalomane perché credono che ostenti la mia alta soglia del dolore quando dico che della gravidanza il parto è la cosa che mi spaventava di meno, ma il momento in cui ho sentito i miei piccoli uscire e in cui in un attimo tutti dolori di poco prima erano svaniti ecco credo che siano gli attimi in cui mi sono sentita meglio in tutta la mia vita. Poi girarmi e vedere sul materassone i miei bimbi, ho partorito entrambi allo stesso identico modo, stessa ostetrica, stesa posizione, stesse sensazioni, stessa reazione loro; piangevano ancor prima di essere completamente fuori.
Poi l’attimo subito dopo in cui mi hanno dato il fagotto in braccio e il mio cuore si gonfiava di emozione vedendo anche mio marito in lacrime, la paura di farlo cadere visto la scarica di adrenalina che stava scemando e il mio tremare forte forte.
Davide è nato il 14 marzo 2009 dopo sei ore di travaglio. Un bel bimbo di 3 kg e 500 già biondo, appena fuori me l’hanno subito attaccato e per lui è stata la cosa più naturale del mondo. Nei giorni successivi però la montata lattea ha tardato ad arrivare e Dado ha perso parecchio peso quindi, simpaticamente, la pediatra dell’ospedale mi ha detto allora:- Signora lei di sicuro dovrà dare qualche integrazione ma tranquilla non è la fine del mondo.- Frastornata sono tornata a casa per starci però poco perché giorni dopo mi hanno di nuovo ricoverato il mio piccolo per gli alti livelli nel sangue di bilirubina e per sottoporlo quindi ai cicli di fototerapia come sarebbe poi successo anche con Viola. Per questo motivo entrambe le volte ho vissuto la situazione in modo molto negativo pur sapendo che i bimbi stavano bene solo che, come sapete, la voglia di tornare a casa è tanta e quindi non riuscivo a godermi in pieno i primi momenti col mio cucciolo di turno. Fatto sta che, grazie soprattutto all’ottimo personale dell’ospedale di Novi che mi ha sempre seguito e supportato, anzi, credo di aver fatto venire l’esaurimento quando ero ricoverata con Viola per i miei pianti isterici perché sentivo la mancanza di Davide a casa, il latte è arrivato eccome. Davide in quella settimana, dopo aver avuto un notevole calo fisiologico, è stato dimesso dai cicli di fototerapia che aveva superato il peso della nascita e da li ho capito che ce l’avrei fatta.
Cinque libri, sono gli ultimi che sono riuscita a leggere da quando ho figli e li ho letteralmente “mangiati “ tutti nei primi 40 giorni di vita di Dado che era diventato un prolungamento del mio seno ed io ero un tutt’uno col divano. Era praticamente sempre attaccato; lunga poppata, pisolino quasi sempre in braccio e di nuovo poppata…sinceramente non credo che nei primi due mesi abbia mai tenuto nemmeno due ore fra una e l’altra, fortuna che ho sempre avuto marito, mamma e suocera sempre ad aiutarmi e grandi alleati nell’allattamento ad oltranza. Dopo i primi mesi le tempistiche si sono allungate ma, pur scoprendo dopo i sei mesi il cibo, Davide ha sempre voluto la sua amata “titta” restando parte integrande della sua vita fino a 32 mesi. Quanti sermoni da parte di “amiche” depositarie della conoscenza assoluta secondo le quali Davide sarebbe diventato un insicuro, mammone e io e mio marito ci saremmo allontanati per la mancanza di intimità. Difatti grazie alla nostra mancanza di intimità ad aprile 2011 sono rimasta incinta inaspettatamente della mia Viola e, come sempre ho risposto e rispondo tuttora a quelli che mi rimproverano di far dormire i miei figli nella nostra stanza, dico che per fortuna non vivo in un monolocale ma in un appartamento con diverse stanze. Per quanto riguarda il distacco dal seno di Davide un po’ io ho patito perché mi sentivo in colpa con lui essendo incinta di 30 settimane, mi sembrava di tradirlo. Però la natura è come sempre meravigliosa e più semplice di come noi uomini crediamo, lui dopo qualche pianto si è arreso alla mia volontà ed insieme abbiamo trovato altri modi per coccolarci.
Quindi dopo nove mesi da quell’aprile, il 19 Gennaio 2012 è arrivata nella nostra sconclusionata famiglia la mia principessa, Viola, un terremoto di energia e vitalità che si è dimostrata molto indipendente già dalla nascita. Con lei il latte è arrivato subito e tanto, dopo il ciclo di fototerapia i giorni in casa sono passati veloci, lei tendenzialmente dopo che era sazia si staccava perché voleva fare dell’altro e, una volta scoperto il cibo solido lo ha sempre preferito rispetto al latte. Per carità, ora ha 16 mesi e comunque ciuccia ancora diverse volte al giorno però fra un piatto di lasagne e la tetta questa “ingrata” indiscutibilmente sceglie le lasagne. Con lei non mi voglio porre limiti, dopo l’esperienza di Davide ho deciso di vivere il tutto molto tranquillamente, la natura farà il suo corso e quando sarà il momento manderò in pensione la mia latteria anche se mi mancherà tanto.
La gioia di vedere crescere i propri piccoli non ha eguali e una mamma sa sempre cos’è meglio per i suoi cuccioli ad ogni età, sia che abbia allattato o che per qualsiasi motivo abbia dato latte artificiale.
Concludo con un luogo comune ma che è semplice e vero. ESSERE MAMMA E’ IL MESTIERE PIU’ IMPEGNATIVO MA APPAGANTE E BELLO DEL MONDO…Noi donne per questo siamo molto fortunate e SPECIALI…

Claudia Carrega