lunedì 20 maggio 2013

Ma la sua tetta è sempre lì che l'aspetta! ...la storia di Elena e di Emma..


Questo breve racconto nasce dalla voglia di condividere la mia esperienza d'allattamento con altre mamme / neomamme. Naturalmente mi ritengo una “tettomane” convinta ma penso anche che il principale nutrimento dei nostri cuccioli sia il nostro infinito amore indipendemente dal mezzo utilizzato per nutrirli fisicamente.

Emma è nata dopo parecchie ore di travaglio. Non l'ho potuta avere con me per 24 ore . Avevo sognato di stringerla ed attaccarla subito a me ma purtroppo non ho avuto il tempo di farlo. E' così dopo un giorno intero provo ad attaccarla ma senza alcun risultato. Ma come? Al corso preparto mi avevano dato addirittura le indicazioni sulle varie posizioni in allattamento ? Ma perchè non spiegano “l'ansia da prestazione” delle neomamme? Tu sei lì e ti trovi a fare il mestiere più difficile del mondo… tutti cercano di aiutare … ti consigliano … e tu non sai che fare. “Meglio una mamma serena con un biberon in mano che una mamma stressata per colpa della tetta” queste parole riecheggiano nella mia mente. Ed io sono lì che mi chiedo perchè la cosa più naturale del mondo non accada anche a me. Perchè la mia piccola non vuole la carezza più dolce che una mamma può darle?! Ma io non demordo continuo a chiedere l'aiuto delle ostetriche presenti in ospedale ed Emma inizia ad attaccarsi al seno sinistro (ancora oggi il suo preferito) prendendo 15 grammi! Uscita dall'ospedale Emma prende pochissimo il seno destro. Iniziano presto le coliche e lei cerca me, il mio seno ed il mio calore per trovare conforto. Finalmente iniziamo ad attaccarci ad entrambe i seni! Nel silenzio della notte la stendo lì vicino a me e sento, seppur distrutta dalla stanchezza, che sono felice di sentire solo quel suono di “poppata”! Guardo i suoi occhi che curiosi iniziano a cercare i miei per cercare di dare un volto al nome amore. Lei si sazia di me come io di lei in ognuno di quei magici momenti che mi regala. Conosco Monica, organizziamo insieme un incontro tra mamme, ed inizio a non sentirmi più sola … condividere le proprie insicurezze è la principale fonte della sicurezza di essere una brava mamma! Torno alla realtà! So che presto dovrò tornare a lavorare …. così inizio a preparare delle scorte di latte congelato. Ma lei niente non ne vuole sapere del biberon e di quel latte conservato. Corro in macchina per tornare in tempo per le poppate e devo vederla piangere diverse volte per farle accettare quella finta tetta. Dopo tre settimane Emma prende solo il latte fresco ma accetta il bibe! Piangendo butto via quella scorta di latte congelato costatami ore di lavoro e mancato riposo. Mi porto il tiralatte al lavoro e mi “spremo” nelle pause per riempire quelle ciotoline con tutto il latte possibile da lasciare alla mia piccola.
Emma si sveglia continuamente cercandomi di notte e vuole il suo “ciuccio” umano! Mi gratifica sentirmi così essenziale per quel minuscolo essere che ho generato ma la stanchezza mi pervade. Non è mai stata un tipo facile ma iniziamo ad approciarci alle pappe con un discreto successo! Ma la sua tetta è sempre lì che l'aspetta! Oggi Emma ha quasi 9 mesi e come ogni sera si è addormentata alla tetta. Adesso vi devo proprio salutare … Mi aspetta una nottata fatta di tette al vento …