lunedì 1 ottobre 2012

SETTIMANA DEL''ALLATTAMENTO AL SENO : COMPRENDERE IL PASSATO , PIANIFICARE IL FUTURO





Quanto lavoro è stato fatto in questi ultimi trent'anni? In una ricerca torinese dell'82 sull'educazione dei figli, su un campione di 700 famiglie, si rilevava che il tasso di allattamento dei bambini per almeno un mese era del 39%, il 38% allattava con biberon con latte VACCINO (!!)o adattato e il 22 faceva allattamento misto. Tutte le donne che nOn avevano alalttato riferivano di non averlo potuto fare per cause di forza maggiore , indipendenti dalla loro voltoltà. (Minerva pediatrica-Torino-edizioni minerva medica 1980). Sempre a Torino con i bilanci di salute del 2004 risulta che il Tasso di allattamento pieno(esclusivo più predominante) al 4-5 mese raggiunge il 45% e al 2-3 mese era del 58 % (promozione e sostegno all'Allatamento al seno-rapporto regionale-Piemonte-2007)

Tra i risultati dell'81 e quelli del 2007 troviamo una mole di lavoro e voglio ricordare le principali iniziative se vogliamo comprendere il passato ..

Nell'89 L'UNICEF e l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) hanno redatto un decalogo di misure che ogni struttura sanitaria deve dimostrare di rispettare prima di poter essere riconosciuta "Ospedale Amico dei Bambini"ed è anche un decalogo etico per medici ed operatori che lavorano nel settore anche se non in un ospedale amico dei bambini:

Definire un protocollo scritto per l'allattamento al seno da far conoscere a tutto il personale sanitario
Preparare tutto il personale sanitario per attuare compiutamente questo protocollo
Informare tutte le donne in gravidanza dei vantaggi e dei metodi di realizzazione dell'allattamento al seno
Mettere i neonati in contatto pelle a pelle con la madre immediatamente dopo la nascita per almeno un’ora e incoraggiare le madri a comprendere quando il neonato è pronto per poppare, offrendo aiuto se necessario.
Mostrare alle madri come allattare e come mantenere la secrezione lattea anche nel caso in cui vengano separate dai neonati
Non somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno, tranne che su precisa prescrizione medica
Sistemare il neonato nella stessa stanza della madre ( rooming-in ), in modo che trascorrano insieme ventiquattr'ore su ventiquattro durante la permanenza in ospedale
Incoraggiare l'allattamento al seno a richiesta tutte le volte che il neonato sollecita nutrimento
Non dare tettarelle artificiali o succhiotti ai neonati durante il periodo dell'allattamento
Promuovere la collaborazione tra il personale della struttura, il territorio, i gruppi di sostegno e la comunità locale per creare reti di sostegno a cui indirizzare le madri alla dimissione dall’ospedale.



Nel 90 venne fatta la: Dichiarazione degli Innocenti sulla protezione, la promozione e il sostegno all'allattamento al seno.

La "Dichiarazione degli Innocenti" è stata elaborata e adottata dai partecipanti al meeting internazionale "Breastfeeding in the 1990s: A Global Initiative" ("Allattamento negli anni Novanta: un'iniziativa globale), il convegno venne svolto presso lo Spedale degli Innocenti a Firenze dal 30 luglio al 1° agosto 1990.


La dichiarazione diceva che:

Per raggiungere l'obiettivo globale di una migliore salute e di una più corretta alimentazione della madre e del bambino, tutte le donne dovrebbero essere messe nella condizione di praticare l'allattamento esclusivamente al seno, e tutti i neonati dovrebbero essere nutriti soltanto con latte materno, dalla nascita fino ai 6 mesi di vita.

I bambini dovrebbero continuare ad essere allattati al seno, ricevendo allo stesso tempo alimenti complementari adeguati, fin oltre i due anni di età.

Questo ideale di nutrizione infantile deve essere raggiunto attraverso la creazione di un ambiente consapevole e che aiuti le donne consentendo loro di allattare in questo modo.

Per raggiungere l'obiettivo è necessario, in molti paesi, che si crei una "cultura dall'allattamento al seno" e la si difenda energicamente dalla "cultura dell'allattamento artificiale". Ciò richiede impegno e mobilitazione sociale e il totale coinvolgimento del prestigio e dell'autorità dei leader riconosciuti in tutti gli ambienti sociali.

Devono essere compiuti sforzi per accrescere la fiducia delle donne nella loro capacità di allattare, attraverso l'eliminazione di restrizioni e di influenze che alterano le percezioni e il comportamento femminili, spesso con mezzi insidiosi e indiretti. Ciò richiede sensibilità, attenzione continua, e una strategia delle comunicazioni ampia ed esauriente che coinvolga tutti i mass media e si rivolga a tutti i livelli della società.

Inoltre dovrebbe essere eliminato qualsiasi ostacolo all'allattamento al seno presente all'interno del sistema sanitario, del mondo del lavoro e della comunità. Dovrebbero essere prese misure adeguate per garantire alle donne una corretta nutrizione per uno stato di salute ottimale non solo per loro stesse ma anche per le loro famiglie.

Inoltre, la garanzia che tutte le donne abbiano anche accesso alle informazioni e ai servizi di pianificazione familiare permette loro di continuare ad allattare al seno ed elimina il verificarsi di gravidanze troppo ravvicinate, che comprometterebbero la salute e lo status nutrizionale di madri e figli.

Ogni governo dovrebbe sviluppare politiche nazionali di allattamento al seno, fissare obiettivi nazionali per gli anni '90 e istituire un sistema nazionale per il controllo del raggiungimento di tali obiettivi, elaborare indicatori che misurino il grado di diffusione dell'allattamento esclusivamente materno dopo la dimissione dai reparti maternità e la sua diffusione all'età di 6 mesi.

Le autorità nazionali sono inoltre sollecitate ad integrare le politiche nazionali relative all'allattamento al seno nelle loro politiche globali di sanità e sviluppo. Nel far ciò esse dovrebbero rafforzare ogni intervento volto a proteggere, promuovere e sostenere l'allattamento al seno con programmi di assistenza pre e perinatale, di nutrizione, di pianificazione familiare, di prevenzione e cura delle malattie infantili e materne comuni.

Dovrebbero far acquistare a tutto il personale sanitario le capacità necessarie ad applicare queste politiche sull'allattamento al seno.

E a catena dal 97 si son svolti i corsi OMS unicef rivolti a : ginecologhi . pediatri di famiglia e ospedalieri, ostetriche , puericultrici che è stato un momento di formazione all'allattamento corale partito dalla consapevolezza che si era persa la competenza, sia delle mamme sia degli operatori,,nei confronti dell'allattamento al seno con il risultato di un dilagante tasso di donne che allattavano artificialmente.


A che punto siamo ora? credo che la strada sia ancora lunga ma come mamma che ha partorito per la prima volta nel 91 ( dove se parlavo di allattamento a richesta , di romming-in e di allattare oltre l'anno...venivo guardata dagli operatori come un a pazza...) oggi vedo le grandi trasformazioni che siamo TUTTI INSIEME riusciti a fare...Vedo pediatri più informati, vedo osetriche caparbie che lavorano alla grande, vedo colleghe IBCLC e consulenti Leche League che hanno ancora voglia di fare e di impegnarsi. Vedo le mamme che seguono i miei corsi trasformarsi (dagli anni 90 in cui davvero la consapevolezza e le nozioni erano poche ) in donne attente e informate...vedo mamme che riescono a lavorare e allattare e passano un magnifico messaggio ATTUALE .

quindi...BUONA SETTIMANA DELL'ALLATTAMENTO..IN PRIMIS ALLE MAMME...son loro che danno la carica per andare avanti e continure a lavorare ..

e buona settimana ai colleghi.. e come diceva Ghandi (riassunto alla Bielli): Non fermiamoci, agiamo e non nascondiamoci, continuiamo ad evolverci...

BUONA SETTIMANA DELL'ALLATTAMENTOOOOOOOOOOO!!!!