lunedì 2 febbraio 2015

HO ALLATTATO IN TV ! L'esperienza di Giorgia ...


Sembrava un giovedì qualsiasi di una settimana qualsiasi, quando ricevo una notifica: sono stata nominata in un post di Monica in cui si cercano mamme che allattano bimbi di circa 2 mesi... Ma siamo Bianca ed io! Contatto immediatamente il numero riportato e dopo 2 ore eccoci confermate per una trasmissione che Canale 5 vuole dedicare all'allattamento. Segue scambio entusiastico con Monica perché.. SIIIII: finalmente l'allattamento al seno sbarca in tv con tutto il suo carico di fatica e amore, dato e ricevuto, con tutte le possibilità che oggi hanno le mamme per sentirsi meno sole, dai gruppi di Auto Aiuto alle preziosissime Consulenti come Monica!!! E così, come se ci avessero regalato 2 ingressi nel backstage di un concerto dei Bon Jovi, ci diciamo a vicenda di quanto sarà bello far passare il messaggio "Latte Materno = cibo ma anche contatto, altissimo contatto e ascolto dei reali bisogni del bimbo" per di più su una Rete nazionale! Arriva il grande giorno: Bianca, Mattia ed io partiamo alla volta di Milano accompagnati da un orgogliosissimo nonno e raggiungiamo lo studio del pediatra. Mentre la squadra monta le luci e prepara le telecamere, inizio ad avere l'impressione che nessuno voglia ascoltare il punto di vista di una mamma, ma non mi perdo d'animo. Varie prove di inquadratura dopo capisco che la nostra presenza sarà di pura tappezzeria ... eppure sono convinta di quello che ci siamo dette con Monica e di quello che lei stessa ha ascoltato dalla redazione ... e continuo a non perdere la speranza. Ma la speranza era destinata a cedere da lì a poco: 2 parole con il pediatra e mi sento dire che allattamento "a richiesta" è quello secondo cui il bimbo viene attaccato al seno dopo che sono trascorse un certo numero di ore dalla poppata precedente ... e tanti saluti al contatto e all'ascolto. Segue registrazione e solito snocciolamento delle solite cose che ogni mamma si sente dire da tutti i medici: allattamento esclusivo fino a 6 mesi, OMS che consiglia latte materno fino ai 2 anni ma nelle società occidentali è bene arrivare solo fino all'anno, poppata cronometrata pari a 15 minuti a tetta, etc etc etc Ecco cosa ho imparato da questa esperienza: la strada per la comprensione assoluta dell'allattamento a richiesta è ancora molto molto lunga e piena di ostacoli. Se è vero che negli ultimi anni si sono fatti dei progressi in termini di condivisione da parte delle mamme (e il gruppo di Auto Aiuto SOS ALLATTAMENTO di Monica ne è solo un esempio), è purtroppo vero che fino a quando l'idea predominante resterà "Latte Materno = nutrimento" nessuno capirà fino in fondo cosa c'è dietro alla fatica dell'allattamento al seno. Allattare a richiesta è sacrificio, è essere disposte a tarare i propri orari sui bisogni del proprio cucciolo senza orologi né calendario, ma è anche bisogno reciproco di calore e di contatto, è conoscere se stesse e il proprio cucciolo in un modo tutto nuovo, è sentirsi parte di una crescita da misurare in emozioni grandi e piccole oltreché in chili e cm. Questa è la realtà per come la sto vivendo con Bianca, per come l'ho vissuta per Mattia e per come sento tante mamme viverla, anche se troppo spesso una mamma non può che sentirsi inadeguata se il suo unico punto di riferimento è un pediatra che ripete ossessivamente le indicazioni espresse nel servizio. Basti pensare all'unica domanda che mi hanno rivolto:"quante ore al giorno allatti?" come se fosse davvero una questione di quantità piuttosto che di qualità ... come può sentirsi una mamma il cui bimbo si attacca a fatica oppure resta attaccato praticamente 20 ore al giorno? Sicuramente disorientata, di sicuro inadeguata... Dopo questa esperienza, dal profondo del cuore mi viene da dire: seguiamo il nostro cuore, ascoltiamo i nostri cuccioli e non sbaglieremo MAI! Non abbiamo paura di sentirci sbagliate: se sentiamo di avere un problema o se pensiamo che qualcosa non va nella nostra condivisione con il cucciolo PARLIAMO, affidiamoci a figure specializzate, ma anche al confronto con altre mamme: non c'è forza migliore in quella che nasce aiutandosi reciprocamente. "E se non ho potuto allattare e sono stata costretta al latte artificiale come unica fonte di nutrimento per il mio bimbo?" qualcuna potrebbe dire... Non credo assolutamente che una mamma che mette tra se e il suo cucciolo un biberon sia "di serie B" o meno mamma di una che allatta al seno. Anche nell'uso del latte artificiale credo sia fondamentale mettersi in ascolto dei propri bimbi per dosare pause e poppate secondo le sue necessità e non secondo tabelle che dividono la giornata in intervalli precisi. L'abbraccio di una mamma che nutre suo figlio crea una barriera protettiva fatta di amore e attenzioni: non lasciamo che nessuno la intacchi e custodiamo gelosamente il nostro piccolo grande tesoro. Quanto al servizio in sè, ho visto comunque una grande vittoria: vedere allattare in tv ! Dopo i commenti che ho letto alla notizia di quella mamma inglese che era stata costretta a nascondere il figlio sotto un tovagliolo per non urtare la sensibilità degli avventori del bar in cui era, sono fiera di aver, nel mio piccolo, dimostrato che allattare è solo e soltanto un atto naturale ... Speriamo che almeno questo sia un inizio per un cambio di mentalità ... anche se vedo anche in questo caso una strada lunga e tortuosa...