lunedì 24 novembre 2014

..io, te e la tetta... la storia di Sara e della piccola Greta.


Greta è nata il 9 luglio 2014, con 9 giorni di ritardo. Dopo il parto ho subito provato ad attaccarlo ma il mio capezzolo non usciva e lei piangeva disperata. Io,già nel panico chiesi all'ostetrica se era normale e lei mi disse di si, di stimolarlo e di stare serena. Il giorno dopo il parto lei inizia ad attaccarsi ma lo fa talmente tanto forte che mi fa venire le ragadi.... e li iniziano i pianti miei. La seconda notte Greta urlava senza sosta, io piangevo disperata con lei perchè capivo che aveva fame ma non avevo latte o comunque troppo poco per sfamarla. Dopo aver chiamato 6 volte le puericultrici, mi mandarono un'ostetrica e lei fu la mia salvezza. Mi spiegó che se ero agitata io, la bambina lo sentiva e non si tranquillazzava; mi disse di stare serena che il latte sarebbe arrivato ma io dovevo stare tranquilla. E cosí feci. Greta si tranquillizzó dopo alcune ore e, dal giorno dopo, fu piú serena e voleva la tetta anche ogni mezzora. Arrivata a casa, molti parenti, come sentivano la bambina piangere dicevano "vedi, piange perchè non hai il latte" e il mio compagno, quando mi vedeva piangere per il male portato dalle ragadi, mi diceva di mollare perchè non potevo fare una vita cosî. Io invece niente, fazzoletto per le lacrime e sulla bocca per evitare di insultare tutti, continuai e cosí ad oggi, dopo quasi 5 mesi, la allatto io... non nego che ogni tanto le do l'aggiunta di notte, ma sono contenta cosí. Sono contenta di non aver mollato per colpa degli altri. L'allattamento è un momento stupendo: di coccole, amore e riposo. Grazie a Monica che mi ha sostenuta appena arrivata a casa, mi ha dato utili consigli e mi ha rassicurata.