venerdì 21 febbraio 2014

ALLATTARE AL SENO: LE DOMANDE DELLE MAMME - INCONTRO GRATUITO


COME SAPERE SE IL LATTE "BASTA"? QUALI SONO I VANTAGGI DI ALLATTARE AL SENO? COME RISOLVERE I PROBLEMI DI ALLATTAMENTO ( MASTITI, DOTTI OSTRUITI, DOLORE AI CAPEZZOLI ECC...)? a queste e a tutte le vostre domande tenteremo insieme di rispondere . Insieme perchè il valore principale di questi incontri è il contributo del gruppo di mamme che già stanno allattando e possono raccontare la loro esperienza. Vi aspetto! INCONTRO GRATUITO PER GESTANTI E NEO MAMME TENUTO DA UNA CONSULENTE PROFESSIONALE IN ALLATTAMENTO IBCLC. SONO BENVENUTI I BAMBINI! L'incontro si terrà nella sede della British Centre Alessandria in piazza Garbaldi 38 - Alessandria - INFO: Monica tel 3272027093

mercoledì 5 febbraio 2014

Nessuna mamma è perfetta, ma con un po’ di sostegno ce la può fare!!! ...LA STORIA DI MARY


Ecco la nostra storia. Ciao a tutti, sono una neo mamma per la seconda volta. I miei cuccioli sono Paolo di quasi 4 anni e Mauro di ormai 6 mesi. Vi voglio raccontare cosa ci ha regalato il corso di massaggio infantile. Quando è nato il mio primogenito Paolo ero un po’ scossa, ma chi non lo è??!! La gravidanza era stata difficile tra minacce di aborto e nausee per 9 mesi. Il parto non è stato da meno, induzione, 12 ore di travaglio strazianti e un cesareo d’urgenza. Finalmente ho tra le mani il mio piccolo ( si fa per dire, pochi grammi ai 4 Kg!!!). Sono contenta, ma non lo sento mio... mi ha fatto stare così male! Inizia l’allattamento non senza difficoltà, ragadi, montate lattee straripanti, lui sempre attaccato, infinite notti in bianco... e presto si fa strada il senso di inadeguatezza. Sono sola, mia mamma lavora, mio marito lavora, mia suocera c’è , ma spesso i suoi consigli “ di altri tempi” mi mettono ancora più in crisi. Passo troppo tempo con Paolo, avrei bisogno di staccare per ritrovare me stessa e potermi ritrovare più serenamente con lui, ma non ho il coraggio e la voglia di staccarmi. Per i sensi di colpa, per la vergogna di ammettere che non sono una brava madre, per la convinzione che lui ha solo bisogno di me. Il solo allattare per me diventa un peso, ma non voglio smettere perché faccio del bene a lui. E cosi maturiamo un rapporto di attaccamento quasi morboso, dove non stiamo lontani l’uno dall’altra ma inquinato da sentimenti di tristezza e rancore profondo verso me stessa per essere inadeguata nel mio nuovo ruolo, verso chi non mi capisce e minimizza, verso di lui così piccolo ma che mi ha cambiato così impetuosamente la vita. Devo ammettere con il senno di poi che tutto questo probabilmente aveva un nome: depressione. A quasi un anno di Paolo torno a lavorare e nonostante le ansie all’inizio siano tante e i problemi organizzativi mica da ridere, pian piano mi sembra di rinascere! Riesco a staccarmi dal mio ruolo di mamma e le responsabilità finalmente sono condivise. Ritrovarsi è bello. Con il passare del tempo le cose si stabilizzano, io sono più forte, Paolo cresce, mio marito è parte attiva nell’organizzazione famigliare. Ma nel momento del conflitto tra me e Paolo rimane questo tipo di approccio di amore e odio e l’attaccamento da parte sua è forte come volesse dirmi :” tu sei solo per me, non c’è spazio per nessun altro tranne me e te e quando non mi guardi ti costringo a farlo”. Sono preoccupata, perché non è l’amore che vorrei insegnargli. Vorrei che fosse sicuro di essere amato sempre anche quando non stiamo insieme, vorrei che non si sentisse abbandonato, che sapesse che le persone a volte se ne vanno, ma poi ritornano. Passano un paio di anni e decidiamo che siamo pronti ad allargare la famiglia e ad accogliere Mauro. La gravidanza e migliore, io so cosa mi aspetta ( per lo meno ne ero convinta), Paolo cresce. Inizio a preparare Paolo all’arrivo del fratellino. Quasi tutto bene, è curioso, annuncia ai suoi compagni e a tutti quelli che incontra che nella pancia della mamma c’è il fratellino. L’ultimo mese di gravidanza è difficile e lo sente anche Paolo che non perde l’occasione per attirare la mia attenzione e per starmi letteralmente in braccio. Le ansie non tardano ad arrivare, accetterà suo fratello? riuscirò a voler bene loro allo stesso modo? Arriva Mauro … “Ma quand’ è che viene la sua mamma a prenderselo e lo porta via e la mia mamma viene a casa????” Bene, punto primo, far capire che la mamma di Mauro e di Paolo è la stessa. Il primo mese a casa è stato difficilissimo: oltre a problemi di recupero legati al secondo cesareo, faccio di nuovo fatica ad avviare l’allattamento per pressoché gli stessi problemi che questa volta non riesco a risolvere. Paolo non accetta di starmi lontano per più di mezz’ora e ogni motivo è buono per piangere e urlare. Sembra che nessuno sia in grado di gestire un bambino di tre anni e mezzo. Panico e frustrazione si fanno largo dentro di me e quante lacrime!!! Ma in che guaio mi sono andata a cacciare? Grazie ai consigli di un’amica che ha partorito da poco vengo a conoscenza di Monica Bielli e nel giro di 15 giorni risolvo i miei problemi di allattamento ( Grazie infinite Monica!). La stessa Monica mi invita al corso di massaggio infantile che inizierà lei stessa di lì a poco. Sono un po’ titubante, ma decido di fare a me e Mauro questo regalo ( eh sì perché di regalo si tratta!!!). Nella peggiore delle ipotesi, mi dico, avrò trascorso del tempo fuori casa e scambiato due parole. Intanto Paolo è alla scuola materna, per cui non mi sento in colpa di rubare a lui del tempo insieme. Inizia il corso, Mauro ha un mese e mezzo, ancora piccolo per interagire e dirmi se apprezza ma ne approfitto per imparare delle tecniche di massaggio per alleviare piccoli disturbi del tempo ( le terribili coliche!!!). Nel frattempo, tra un’incontro e l’altro, Monica ci propone delle letture da cui scopro che il massaggio infantile può essere adeguato ai momenti di crescita e accompagnare lo sviluppo dei piccoli fino all’età adulta … o quasi!! Quale migliore occasione per sperimentare il massaggio su Paolo e coinvolgerlo nel massaggio al fratellino???? E così è stato. L’inizio un po’ goffo e titubante, la durata di 5 minuti riservata a una sola parte del corpo ( le gambe e i piedi, perché Paolo soffre di dolori di crescita) con grandi bagni nell’olio di mandorle!!! Pian piano Paolo si è avvicinato al fratellino, che nel frattempo è cresciuto e interagisce, e mi aiuta a cambiarlo, lavarlo e massaggiarlo (anche fin troppo adesso!!!). Ogni occasione è buona per manipolare suo fratello e Mauro non aspetta altro!! Mauro adesso con lo sguardo in estasi e la bocca aperta mi fa capire quando gradisce, ridendo come un matto fa capire a Paolo che si diverte, urlando e frignando ci dice “adesso basta!!”! Intanto sto allevando due “gattoni” che non vedono l’ora di abbracciarsi e coccolarsi ( coccole bavosissime!!!) e ovviamente non esimono noi ( mamma, papà e nonna) dello stesso trattamento!!!! Questo è quello che ha regalato ai miei figli il corso di massaggio. A me ha regalato la consapevolezza del toccare, del piacere, del dolore, del bisogno dell’altro. La Consapevolezza che la carezza arriva dove non riesce la parola. La serenità che con un po’ di aiuto nessuna mamma è così terribile e c’è sempre spazio e modo per crescere insieme ai propri figli. Quindi mamme: Imparate a massaggiare!!!! Imparate a parlare dei vostri problemi e dei vostri sentimenti!!!! Non rimanete da sole!!!! Nessuna mamma è perfetta, ma con un po’ di sostegno ce la può fare!!! Allattare è possibile ed è un bel momento di amore da condividere con i vostri figli ( allatto mauro e tengo la mano a Paolo che beve il biberon di latte di fianco a me), fatevi aiutare!!! Grazie Monica Bielli, grazie per avermi aiutata ad allattare una seconda volta, grazie per avermi regalato i tuoi insegnamenti in tecniche di massaggio e avermi aiutato a costruire un rapporto speciale tra i miei figli, e grazie del tuo sostegno e compagnia con SOS Allattamento.