martedì 16 ottobre 2012

LE DOMANDE DELLE MAMME



Ciao !ieri primo capoparto ...e pure tanto ...D ha 3 mesi e mezzo l' allatto esclusivamente al seno ,adesso mi sto facendo mille paranoie. Non è un po presto a 3 mesi e mezzo? il mio latte è sempre nutriente come prima? non cambiera niente? mi sto facendo prendere dall' ansia, di solito arriva prima quando non si allatta piu o si ha poco latte se torna il ciclo? NL





ciao NL!

Il periodo post parto in cui una donna che allatta non ha il ciclo si sa che varia molto da donna a donna . La media delle mamme sperimenta un ritorno alle mestruazioni (con allattamento esclusivo) dopo circa 6 mesi dal parto.
Gli studi su allattamento al seno e fertilità han portato a una migliore comprensione del modo in cui l’allattamento materno inibisce la fertilità.
Il segreto per tardare le mestruazioni sembra avere intervalli fra le poppate non superiori alle 4 ore di giorno e 6 ore di notte ma anche se le modalità di allattamento al seno sono un fattore chiave per la durata del periodo infertile, per la ricomparsa delle mestruazioni conta anche la biochimica individuale. Un piccolo numero di donne, nonostante allatti i propri figli senza dare integrazioni, ha la ricomparsa delle mestruazioni nei primi tre mesi dal parto; le differenze individuali delle mamme, quindi, possono posticipare o abbreviare il periodo naturale di infertilità e la ricomparsa del ciclo in alcune donne.
Il latte, naturalmente, rimane nutriente come prima e non diminuirà la produzione con il ritorno del ciclo. Anche i "vecchi" detti che il latte diventa acqua o cattivo son miti da sfatare in quanto non ci sono evidenze scientifiche che lo dimostrino!

Quindi, continua ad allattare serenamente la tua D !!


(le domande delle mamme sono reali e prese dal mio gruppo facebook SOSALLATTAMENTO-AL. In questo caso, previo consenso dell'interessata, ho tolto il nome e cognome intero ed ho lasciato solo le inziali)

bibliografia: Allattamento al seno - il libro delle risposte (La Leche League International)

venerdì 5 ottobre 2012

I'M YOURS...




bel video del Melograno di Trento..ANCORA BUONA SETTIMANA DELL'ALLATTAMENTO AL SENO!!!!

mercoledì 3 ottobre 2012

LA STORIA MIA, DI GINEVRA E DELL'ALLATTAMENTO....(DI ELENA S.)





Credo Che non serva scrivere quello che è stato “prima”, per sapere la nostra storia . La storia mia, di Ginevra e dell’allattamento.



Ginevra è nata una domenica mattina alle 11.50 con un cesareo d’urgenza una settimana prima della scadenza. Era in sofferenza, ha avuto un problema di emogas alla nascita ed è stata parecchio in culletta termica. Ho visto mia figlia alle 15.30 per la prima volta, per dieci minuti poi me l’hanno di nuovo portata via. Alle 17 il primo attacco. Bellissimo. Ma da subito capisco che qualcosa funziona male. Lei ciuccia e si addormenta praticamente subito. La sveglio riparte e si riaddormenta. Poi me la portano via. Questa cosa si è ripetuta altre volte nel corso delle 24h successive. La notte dopo me la lasciano. Piangevo di gioia, basta culletta per sempre con me. Ma presto mi accorgo che lei ha fame ma non si attacca come dovrebbe, chiediamo (io e mio marito) aiuto al nido ci proviamo in tutti i modi. La sentenza, la bambina è piccola e debole, fatica troppo ad attaccarsi. Autorizzo una prima giunta, intanto mi attacco al tiralatte. Gioia ha mangiato con una foga!!! Io avevo la montata lattea ma lei continuava ad attaccarsi poco per poco e solo a destra. Anche le operatrici del nido convenivano che dovevo continuare a provare…

Mi dimettono con controllo del peso dopo 48h, Ginevra da 2,700kg alla nascita viene dimessa di 2,550kg. Dopo 48h ha preso solo 40gr, troppo pochi. E’ costantemente attaccata, ma mangia poco, si addormenta. Così mi indicano come soluzione di tirarmi il latte e darle la giunta. Dopo 3 giorni ha preso 200gr, la strada è quella giusta. Mi sento oggetto di scherno da parte di molti, fissata per questa cosa del biberon, del latte in polvere. Una madre imperfetta incapace di nutrire la propria figlia, la cosa più naturale del mondo. Nonostante questi commenti non arrivassero dalle famiglie, era il mio stato d’animo. La mia depressione era iniziata.

Due pediatri differenti mi dicono la stessa cosa, di andare avanti così fin verso i 3,5kg quando poi lei dovrebbe acquisire più forze e riuscire nella suzione, nel frattempo continuare ad attaccarla.

Inizia il mio calvario. Per settimane io mi tiravo il latte ogni due ore, appena finivo la attaccavo, la tenevo finché stava tranquilla poi biberon, nel periodo peggiore le davo metà pasti col mio latte e metà con LA. Piano piano la produzione aumentava, ma le si attaccava sempre meno e con sempre meno risultati. Era affezionata al biberon, in cinque minuti mangiava e poi dormiva. Da un certo punto di vista una pacchia. Eppure a me non andava bene, io volevo l’allattamento. Mi ritrovo così a contattare Monica Bielli. Dopo averne parlato un po’ per telefono eccola arrivare a casa mia. Constata che Ginevra si attacca a destra ma non vuole saperne della sinistra, mentre si attacca benissimo alla tettarella!!! La diagnosi è rassicurante, la prima persona che sia riuscita a tranquillizzarmi. Falle fare un paio di esercizi (specifici) e attaccala… vedrai..

Dopo 15 giorni abbiamo salutato biberon e aggiunte, dopo venti anche il tiralatte perché rifiuta addirittura la tettarella! E dire che Monica era la mia ultima chance se non ci fossi riuscita sarei passata 100% LA.

Tirarsi il latte ogni due ore notte inclusa per un’ora, attaccarla continuativamente, notti in bianco… non era vita, ma l’ho fatto e dovesse essere necessario lo rifarei per la bambina. L’allattamento è stata la prova più difficile da superare, non solo per me, ma anche per mio marito, quelle settimane snervanti mettono a dura prova un rapporto. Non so se ce l’avrei fatta senza di lui, senza il suo appoggio, il suo aiuto, il silenzioso esserci sempre.

Mille corsi preparto non ti preparano a tutto questo, gli incontri sull’allattamento dovrebbero essere obbligatori per future mamme ma anche per il loro compagni. E perché no anche per le relative famiglie.

Ginevra sta per compiere 4 mesi, pesa 6,5kg per circa 66cm, mangia indipendentemente da un seno piuttosto che dall’altro, la destra rimane la sua preferita, ovvio. Continuo ad allattarla a richiesta e ovunque, non curante di tutti quelli che mi chiedono “ogni quanto mangia” e inorridiscono quando rispondo “non ha orari”, indifferente alle frasi del tipo “ma mangia di nuovo” quando la attacco magari 20 minuti dopo che si era staccata, facendomi scivolare sulle spalle “ma non puoi farla mangiare così tanto, diventerà grassa”… eccetra. Lei cresce è felice, ride, sorride, gioca ed è aperta a tutti.

Purtroppo a gennaio ricomincio a lavorare quindi dovrò staccare Ginevra dal mio seno presto… ma potrò dire di avercela messa tutta e non aver mollato. E spero che un giorno lei capisca quanto è “costato” tutto ciò… non per farglielo pesare ma solo perché capisca quanto amore c’è in un gesto cos’ naturale.

Grazie a Monica e a Marco mio marito, senza di loro oggi io e Ginevra saremmo comunque qua ma con qualcosa in meno…. Meno feeling, meno condivisione. Continua ad essere faticoso allattare, ci sono ancora le mie giornate no quelle in cui tutto sembra andare per il verso sbagliato, ma piano piano passeranno.



GRAZIE A ELENA CHE HA CONDIVISO CON NOI LA SUA STORIA...CHE IO PERSONALMENTE FARO' FATICA A DIMENTICARE AVENDOLA VISSUTA IN PRIMA PERSONA ED ESSENDOMI TROVATA DAVANTI UNA DONNA FORTE E DETERMINATA CHE SI è MESSA IN GIOCO, HA AFFRONTATO I PROBLEMI CON UNA FORZA D'ANIMO INCREDIBILE...UN INSEGNAMENTO ....PER ME..
Monica

lunedì 1 ottobre 2012

SETTIMANA DEL''ALLATTAMENTO AL SENO : COMPRENDERE IL PASSATO , PIANIFICARE IL FUTURO





Quanto lavoro è stato fatto in questi ultimi trent'anni? In una ricerca torinese dell'82 sull'educazione dei figli, su un campione di 700 famiglie, si rilevava che il tasso di allattamento dei bambini per almeno un mese era del 39%, il 38% allattava con biberon con latte VACCINO (!!)o adattato e il 22 faceva allattamento misto. Tutte le donne che nOn avevano alalttato riferivano di non averlo potuto fare per cause di forza maggiore , indipendenti dalla loro voltoltà. (Minerva pediatrica-Torino-edizioni minerva medica 1980). Sempre a Torino con i bilanci di salute del 2004 risulta che il Tasso di allattamento pieno(esclusivo più predominante) al 4-5 mese raggiunge il 45% e al 2-3 mese era del 58 % (promozione e sostegno all'Allatamento al seno-rapporto regionale-Piemonte-2007)

Tra i risultati dell'81 e quelli del 2007 troviamo una mole di lavoro e voglio ricordare le principali iniziative se vogliamo comprendere il passato ..

Nell'89 L'UNICEF e l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) hanno redatto un decalogo di misure che ogni struttura sanitaria deve dimostrare di rispettare prima di poter essere riconosciuta "Ospedale Amico dei Bambini"ed è anche un decalogo etico per medici ed operatori che lavorano nel settore anche se non in un ospedale amico dei bambini:

Definire un protocollo scritto per l'allattamento al seno da far conoscere a tutto il personale sanitario
Preparare tutto il personale sanitario per attuare compiutamente questo protocollo
Informare tutte le donne in gravidanza dei vantaggi e dei metodi di realizzazione dell'allattamento al seno
Mettere i neonati in contatto pelle a pelle con la madre immediatamente dopo la nascita per almeno un’ora e incoraggiare le madri a comprendere quando il neonato è pronto per poppare, offrendo aiuto se necessario.
Mostrare alle madri come allattare e come mantenere la secrezione lattea anche nel caso in cui vengano separate dai neonati
Non somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno, tranne che su precisa prescrizione medica
Sistemare il neonato nella stessa stanza della madre ( rooming-in ), in modo che trascorrano insieme ventiquattr'ore su ventiquattro durante la permanenza in ospedale
Incoraggiare l'allattamento al seno a richiesta tutte le volte che il neonato sollecita nutrimento
Non dare tettarelle artificiali o succhiotti ai neonati durante il periodo dell'allattamento
Promuovere la collaborazione tra il personale della struttura, il territorio, i gruppi di sostegno e la comunità locale per creare reti di sostegno a cui indirizzare le madri alla dimissione dall’ospedale.



Nel 90 venne fatta la: Dichiarazione degli Innocenti sulla protezione, la promozione e il sostegno all'allattamento al seno.

La "Dichiarazione degli Innocenti" è stata elaborata e adottata dai partecipanti al meeting internazionale "Breastfeeding in the 1990s: A Global Initiative" ("Allattamento negli anni Novanta: un'iniziativa globale), il convegno venne svolto presso lo Spedale degli Innocenti a Firenze dal 30 luglio al 1° agosto 1990.


La dichiarazione diceva che:

Per raggiungere l'obiettivo globale di una migliore salute e di una più corretta alimentazione della madre e del bambino, tutte le donne dovrebbero essere messe nella condizione di praticare l'allattamento esclusivamente al seno, e tutti i neonati dovrebbero essere nutriti soltanto con latte materno, dalla nascita fino ai 6 mesi di vita.

I bambini dovrebbero continuare ad essere allattati al seno, ricevendo allo stesso tempo alimenti complementari adeguati, fin oltre i due anni di età.

Questo ideale di nutrizione infantile deve essere raggiunto attraverso la creazione di un ambiente consapevole e che aiuti le donne consentendo loro di allattare in questo modo.

Per raggiungere l'obiettivo è necessario, in molti paesi, che si crei una "cultura dall'allattamento al seno" e la si difenda energicamente dalla "cultura dell'allattamento artificiale". Ciò richiede impegno e mobilitazione sociale e il totale coinvolgimento del prestigio e dell'autorità dei leader riconosciuti in tutti gli ambienti sociali.

Devono essere compiuti sforzi per accrescere la fiducia delle donne nella loro capacità di allattare, attraverso l'eliminazione di restrizioni e di influenze che alterano le percezioni e il comportamento femminili, spesso con mezzi insidiosi e indiretti. Ciò richiede sensibilità, attenzione continua, e una strategia delle comunicazioni ampia ed esauriente che coinvolga tutti i mass media e si rivolga a tutti i livelli della società.

Inoltre dovrebbe essere eliminato qualsiasi ostacolo all'allattamento al seno presente all'interno del sistema sanitario, del mondo del lavoro e della comunità. Dovrebbero essere prese misure adeguate per garantire alle donne una corretta nutrizione per uno stato di salute ottimale non solo per loro stesse ma anche per le loro famiglie.

Inoltre, la garanzia che tutte le donne abbiano anche accesso alle informazioni e ai servizi di pianificazione familiare permette loro di continuare ad allattare al seno ed elimina il verificarsi di gravidanze troppo ravvicinate, che comprometterebbero la salute e lo status nutrizionale di madri e figli.

Ogni governo dovrebbe sviluppare politiche nazionali di allattamento al seno, fissare obiettivi nazionali per gli anni '90 e istituire un sistema nazionale per il controllo del raggiungimento di tali obiettivi, elaborare indicatori che misurino il grado di diffusione dell'allattamento esclusivamente materno dopo la dimissione dai reparti maternità e la sua diffusione all'età di 6 mesi.

Le autorità nazionali sono inoltre sollecitate ad integrare le politiche nazionali relative all'allattamento al seno nelle loro politiche globali di sanità e sviluppo. Nel far ciò esse dovrebbero rafforzare ogni intervento volto a proteggere, promuovere e sostenere l'allattamento al seno con programmi di assistenza pre e perinatale, di nutrizione, di pianificazione familiare, di prevenzione e cura delle malattie infantili e materne comuni.

Dovrebbero far acquistare a tutto il personale sanitario le capacità necessarie ad applicare queste politiche sull'allattamento al seno.

E a catena dal 97 si son svolti i corsi OMS unicef rivolti a : ginecologhi . pediatri di famiglia e ospedalieri, ostetriche , puericultrici che è stato un momento di formazione all'allattamento corale partito dalla consapevolezza che si era persa la competenza, sia delle mamme sia degli operatori,,nei confronti dell'allattamento al seno con il risultato di un dilagante tasso di donne che allattavano artificialmente.


A che punto siamo ora? credo che la strada sia ancora lunga ma come mamma che ha partorito per la prima volta nel 91 ( dove se parlavo di allattamento a richesta , di romming-in e di allattare oltre l'anno...venivo guardata dagli operatori come un a pazza...) oggi vedo le grandi trasformazioni che siamo TUTTI INSIEME riusciti a fare...Vedo pediatri più informati, vedo osetriche caparbie che lavorano alla grande, vedo colleghe IBCLC e consulenti Leche League che hanno ancora voglia di fare e di impegnarsi. Vedo le mamme che seguono i miei corsi trasformarsi (dagli anni 90 in cui davvero la consapevolezza e le nozioni erano poche ) in donne attente e informate...vedo mamme che riescono a lavorare e allattare e passano un magnifico messaggio ATTUALE .

quindi...BUONA SETTIMANA DELL'ALLATTAMENTO..IN PRIMIS ALLE MAMME...son loro che danno la carica per andare avanti e continure a lavorare ..

e buona settimana ai colleghi.. e come diceva Ghandi (riassunto alla Bielli): Non fermiamoci, agiamo e non nascondiamoci, continuiamo ad evolverci...

BUONA SETTIMANA DELL'ALLATTAMENTOOOOOOOOOOO!!!!